CANOTTIERI ONGINA PER SITO

I SOCI DI COOPERFIDI ITALIA – LA CANOTTIERI ONGINA

La Canottieri Ongina ha compiuto 100 anni nel 2020, in piena pandemia: una realtà storica profondamente radicata sul proprio territorio in riva al Po, Monticelli d’Ongina in provincia di Piacenza, che non solo ha resistito alla crisi indotta dal covid, ma ne è uscita più forte di prima.

Merito dei mille soci (su un paese di 5000 abitanti!), dei volontari che si occupano della sua gestione (9 consiglieri coordinati dal Presidente Sergio Montanari), e della qualità dei servizi offerti, che negli anni si è notevolmente ampliata.

All’inizio c’era solo la voglia di vivere il fiume; nel 1920 da Torino viene trasportata a Monticelli la prima baracca militare, che viene posizionata in riva al Po, ma in breve tempo tante altre vengono costruite. Queste tipiche costruzioni in legno a palafitte a partire dagli anni Cinquanta vengono progressivamente sostituite da costruzioni in muratura: la Canottieri Ongina si amplia e offre nuovi servizi, per andare incontro ad un sempre crescente desiderio di socialità del territorio e al bisogno di praticare attività sportiva, e non solo nei mesi estivi.

Oggi la società vanta una palestra, un campo polivalente coperto, 4 campi da tennis outdoor e uno indoor, un campo da basket, due campi da beach volley, un grande parco giochi  per bambini, un bar molto frequentato, non solo dai soci, e soprattutto la piscina, il vero cuore della Canottieri Ongina. Un impianto di proprietà del Comune, di 25 metri con 6 corsie  (e anche una piscina per bambini), che la società gestisce dal 1962, e che è stata ristrutturata nel 2021 con un finanziamento garantito da Cooperfidi Italia, che ha creduto fortemente in una società che non si limita a proporre un’offerta sportiva molto articolata (dagli sport che si praticano sul fiume e in piscina, ai molteplici corsi organizzati nella palestra, dal basket al beach volley), ma che si pone come luogo dal forte impatto sociale, che agisce da collante per un’intera comunità.

La Canottieri Ongina, forte della sua storia, ha il potenziale per crescere ulteriormente e progetti di ristrutturazione e novità sono già in cantiere, come la pista da ballo, la platea davanti al bar, il nuovo campo da basket ed un campo da padel.

Cooperfidi Italia è orgogliosa di sostenere una realtà che, rispettando la natura e avendo a cuore la sostenibilità, punta sul futuro del proprio territorio e della propria comunità!

ALLEGATO 2

LA COOPERATIVA 4PRINCIPI DI PALERMO

La cooperativa 4PRINCIPI è nata a Palermo nel novembre 2018, in uno dei quartieri a maggior rischio di emarginazione sociale, con l’obiettivo principale di incentivare e diffondere la cultura sportiva e del benessere fisico come diritto per tutti.
Tra le attività principali della cooperativa ci sono la realizzazione e la gestione di spazi di aggregazione, come centri ludico/sportivi, spazi che in questi anni sono stati molto frequentati, grazie alla sinergia che si è creata con le parrocchie e le associazioni limitrofe, ma anche per i prezzi di affitto delle strutture, particolarmente vantaggiosi rispetto a quelli dei più vicini competitor.
Cooperfidi Italia ha affiancato la cooperativa 4PRINCIPI in un investimento per la realizzazione di due nuovi campi da padel, che andranno ad aggiungersi a quelli già presenti, ma che ormai non riescono più a soddisfare le richieste, che arrivano sempre più numerose, anche grazie ai prezzi competitivi.
Un investimento che punta al futuro e che vede lo sport protagonista, come fattore importante per il benessere fisico ed elemento fondamentale di aggregazione sociale.

ALLEGATO 1

COOPERFIDI ITALIA SOSTIENE IL PROGETTO “TONES ON THE STONES”

Tones on the Stones è una Fondazione con sede a Verbania, costituita nel 2018, che propone festival e attività che coniugano perfettamente l’aspetto culturale con la scoperta delle Valli piemontesi dell’Ossola, contribuendo allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio.

Nel 2020 prende il via un nuovo grande progetto, Tones Teatro Natura, che attraverso un percorso di riqualifica ambientale trasformerà l’ex sito industriale di Cava Roncino in un Teatro permanente immerso nella natura.

Il progetto è in piena realizzazione e dal prossimo luglio il Teatro accoglierà sui suoi due palcoscenici piccoli e grandi spettacoli, come l’attesissimo “The Witches Seeds”, un’opera rock con video scenografia immersiva nata dal genio di Stewart Copeland e con protagonista Irene Grandi.

Cooperfidi Italia è orgogliosa di aver contribuito a sostenere finanziariamente l’investimento necessario a completare questo percorso innovativo e all’insegna della sostenibilità, che vede anche la partecipazione della Fondazione Cariplo.

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IL NUOVO TEATRO SANITA’ DI NAPOLI – ntS’

Ci può raccontare brevemente la storia di ntS’?

Il Nuovo Teatro Sanità (ntS’) è nato nel 2013 a Napoli, nel rione Sanità, una zona carica di contrasti. Il quartiere è caratterizzato da un forte disagio socio-economico legato all’alta dispersione scolastica e alla disoccupazione, ma anche da un forte fermento di rinascita e riscatto sociale e culturale. In questo contesto, un gruppo di giovani professionisti del teatro, guidati dal direttore artistico Mario Gelardi, ha incontrato i giovani del quartiere Sanità e con loro in una chiesa del settecento ha costruito da zero un teatro, che ha raccolto intorno a sé una vera e propria comunità. Il collettivo artistico ntS’, formato prevalentemente da giovani under 30, si propone di fornire non solo un’offerta culturale di qualità, ma anche di formare i giovani ai mestieri teatrali e coinvolgerli nella gestione e nelle attività del teatro, creando una realtà sociale di riferimento per il quartiere e la città. Ad oggi, il Nuovo Teatro Sanità è arrivato alla sua ottava stagione teatrale, portando sul palco nomi rilevanti del panorama artistico locale e nazionale, tra cui Eugenio Allegri, Marina Confalone, Enzo Moscato, Gea Martire, Renato Carpentieri, Manlio Santanelli, Nello Mascia, Roberto Saviano, Toni Servillo.

Nel 2017 il collettivo ntS’ ha ricevuto il premio Giuseppe Fava per l’impegno civile coniugato al teatro e successivamente il premio “Rete Critica” come miglior progetto teatrale. Nel 2018, inoltre, ntS’ ha ricevuto dal MIBAC il riconoscimento per azioni trasversali di perfezionamento professionale (art. 41) come unico ente di formazione in ambito drammaturgico.

 

Ci può parlare del progetto che è stato finanziato anche col contributo di Cooperfidi Italia?

Il progetto “Wi.U – Adolescenti in arte” vuole sviluppare il protagonismo e la crescita culturale degli adolescenti che vivono in situazione di disagio sociale. Abbiamo deciso di farlo attraverso un’esperienza storica del Nuovo Teatro Sanità, ossia l’attivazione di percorsi educativi finalizzati ad acquisire conoscenze e competenze nel mondo del teatro e del cinema, in relazione con gli istituti scolastici e i poli educativi del quartiere Sanità.

Da marzo 2019 sono state avviate le seguenti attività laboratoriali: “Laboratorio di recitazione per il teatro”, “Laboratorio di recitazione per il cinema, “Laboratorio di scrittura creativa”, “Laboratorio di video & grafic communication”, “Laboratorio di sensibilizzazione”, “Laboratorio di make-up artistico”, “Laboratorio di fashion styling”, “Laboratorio di fotografia per cinema e teatro”.

Un’esperienza unica, che vede coinvolti molti giovani professionisti che sono cresciuti grazie al progetto ntS’ diventare tutor degli studenti coinvolti. È stato un modo per replicare il nostro modello di azione sul territorio, dando spazio e lavoro a chi in questi anni si è impegnato per apprendere i mestieri dello spettacolo.

 

Come è stata la collaborazione con Cooperfidi Italia?

Cooperfidi Italia è stata vicina al nostro progetto sociale e culturale, concedendoci la fideiussione per ricevere l’anticipo con cui abbiamo potuto portare avanti il nostro lavoro. Ci ha fatto un’ottima consulenza, venendo sempre incontro alle nostre necessità e i consulenti sono stati davvero molto disponibili, ascoltando le nostre esigenze e aiutandoci a trovare soluzioni quando si presentavano difficoltà. Anche la Direzione è stata personalmente coinvolta: il Direttore Generale Dino Forini è stato nella nostra sede e ha potuto vedere gli spazi dove i nostri progetti prendono vita. Quello che ci fa piacere sottolineare è la sensibilità dimostrata da Cooperfidi Italia nei confronti della nostra associazione culturale, perché ci ha sostenuto e supportato quando altri istituti non l’hanno fatto, permettendoci di realizzare Il progetto “Wi.U – Adolescenti in arte”, fondamentale per la nostra crescita.

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MIRIAM DUCCI, PRESIDENTE DI ANPAS COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

ANPAS è l’associazione che raggruppa tutte le Pubbliche Assistenze attive sul territorio nazionale ed è attiva su numerosi fronti: emergenza e trasporto sanitario, attività sociali, solidarietà internazionale, Servizio Civile, Protezione Civile, ma anche  formazione continua dei volontari e dei cittadini in genere.

ANPAS Emilia Romagna nasce nel 1970 e nel 1999 diventa Comitato Regionale: oggi raccoglie 109 pubbliche assistenze, con 16.000 volontari e circa 100.000 soci.

Una realtà molto importante per il territorio regionale e per il tessuto sociale, che ha acquisito una nuova sede a Bologna anche grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per l’accesso al credito degli enti del Terzo Settore, con la garanzia di Cooperfidi Italia.

Ne abbiamo parlato con la Presidente Miriam Ducci:

«Noi  facciamo parte dell’ANPAS Nazionale, una realtà la cui fondazione risale a  metà dell’Ottocento e che oggi conta circa 900 associazioni dislocate in tutta Italia. Siamo partecipi di una storia importante di cui siamo molto orgogliosi: ci caratterizza un forte senso di appartenenza, e operiamo guidati da  principi fondanti a cui teniamo moltissimo, come la solidarietà, la fratellanza, l’inclusione, la possibilità di dare voce a chi non ce l’ha.

In questi ultimi due anni il nostro impegno è molto aumentato, e nell’emergenza dovuta al Covid la risposta dei nostri volontari è stata davvero eccezionale: nessuno era preparato ad affrontare una situazione così difficile e imprevista, ma  è stata vinta anche la paura, mettendo in campo una grande partecipazione, che va avanti ancora oggi. Oltre alle nostre consuete attività con le ambulanze, i nostri volontari sono stati e sono tutt’ora fondamentali per l’attività di vaccinazione (presidiando gli hub vaccinali e anche accompagnando gli anziani a fare il vaccino), ma hanno anche consegnato farmaci e generi alimentari a domicilio, e alcune associazioni hanno attivato un centralino che chiamava le persone sole a casa per accertarsi della loro salute. Abbiamo cercato di dare delle risposte concrete alle persone, ai nostri cittadini, perché noi siamo nati per questo.

Io credo che questa sia stata una delle risposte più forti che abbiamo dato negli ultimi anni, e forse in tutta la nostra storia recente e passata, ad un evento così drammatico. E c’è stata anche una grande solidarietà tra le realtà dei diversi territori regionali, casi concreti molto belli di aiuto reciproco: nel primo periodo della pandemia, ad esempio, associazioni di Modena sono andate ad aiutare a Piacenza, dove l’emergenza era grave, così come all’inizio di quest’anno, quando qui a Bologna c’è stato il picco dei contagi, il sostegno è arrivato dalle associazioni di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.

La nuova sede è il nostro fiore all’occhiello, per noi è “la casa dei volontari” e anche per questo abbiamo cercato di renderla il più possibile accogliente. Si tratta di una struttura a tre piani: al piano terra ha sede la Protezione Civile, con la disponibilità anche di un importante magazzino con il materiale per le emergenze; al primo piano ci sono sale attrezzate per il Centro di formazione regionale, che organizza corsi per tutti i volontari e i dipendenti delle Pubbliche Assistenze; al piano superiore ci sono gli uffici e una grande sala riunioni, che può ospitare una sessantina di persone.

 

Facendo parte del Forum del Terzo Settore ho avuto modo di conoscere il Bando della Regione Emilia-Romagna che mette a disposizione dei fondi per abbattere l’accesso al credito delle realtà del Non-profit, con la garanzia di Cooperfidi Italia: abbiamo quindi colto questa opportunità, che per noi è stata davvero fondamentale, tanto che sto cercando di farla conoscere anche ai responsabili di altre realtà del Terzo Settore emiliano-romagnolo, perché possano approfittarne e migliorare le proprie strutture.

 

Non siamo ancora riusciti a fare l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, purtroppo, viste le circostanze, ma contiamo di farla appena possibile, e naturalmente inviteremo anche Cooperfidi Italia, che è stata una parte fondamentale del successo di questo progetto!».

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GAETANO MANCINI, PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA MARRICRIO DI CATANIA

La Sicilia è già tutta nel termine “Scialari” (che come buona parte dei termini dialettali non ha una precisa traduzione in lingua italiana, ma sottolinea soddisfazione e senso di benessere per qualcosa che ha solleticato i nostri sensi, saziato il nostro desiderio), che rappresenta il nome di un progetto nato in Sicilia con lo scopo di sostenere la crescita delle piccole cooperative locali attraverso la promozione delle eccellenze delle produzioni tipiche, anche quelle meno conosciute, e dei luoghi e le storie che le caratterizzano.

Ci racconta questo progetto Gaetano Mancini, il Presidente della cooperativa Marricrio che l’ha lanciato:

«Marricrio (in siciliano “mi ristoro, godo”) è una Cooperativa sociale di inserimento lavorativo: l’ idea fondante del progetto Scialari è quindi quella di inserire soggetti con difficoltà nel mondo del lavoro, valorizzando il sistema cooperativo locale nel settore dell’agroalimentare, con un target molto specifico, quello del cibo sano: noi stiamo provando a spiegare, a raccontare, a fare capire alle persone che esiste un modo di alimentarsi più legato alle nostre tradizioni e più salutare. Nel nostro progetto ci avvaliamo prevalentemente di cooperative che vogliono realizzare un profitto non in termini speculativi ma guardando alla tradizione, alla qualità finale del prodotto e alla tutela della salute del consumatore.

Non solo, i nostri prodotti artigianali, tutti siciliani, sono fatti anche da cooperative sociali  che hanno una dimensione “etica” della loro attività: scelgono con cura le materie prime e le tecniche di lavorazione, per garantire qualità e salute, e soprattutto non utilizzano nel processo produttivo manodopera irregolare. A volte queste cooperative sono assegnatarie di beni che sono stati confiscati alla criminalità organizzata, sono parte integrante di un “circolo virtuoso”.

Puntando su questo nostro retroterra, abbiamo partecipato nel 2021 al Bando “Rigenerazione Cooperativa” di Fondo Sviluppo (che attraverso Banca Etica  ci ha permesso di avere un finanziamento di 210.000 euro), che ci ha messo nella condizione di sviluppare il nostro progetto in tre direzioni.

Abbiamo aperto un punto vendita fisico in centro a Catania, dove è possibile sia comprare il prodotto che consumarlo: c’è una parte riservata alla somministrazione, sempre di nostri prodotti, non di cose esterne (ad eccezione dell’acqua!) e poi lo shop vero e proprio, con una parte di biologico, che vende i prodotti agroalimentari. C’è anche la possibilità di vivere delle esperienze: incontrare i produttori, ma anche nutrizionisti o professionisti della ristorazione; stiamo sviluppando anche eventi dedicati a degustazioni e presentazioni di libri su tematiche che ci stanno a cuore, sempre legate all’alimentazione e alla sostenibilità. A questo punto vendita è collegata anche un’attività di delivery: consegniamo a casa sia la spesa che le consumazioni pronte.

La seconda attività è l’e-commerce: abbiamo un portale di vendita di prodotti online, www.scialari.com  di cui è appena uscita la versione aggiornata. È una attività che vogliamo fare crescere, che ci permetterà sempre di più di far conoscere i nostri prodotti in Italia e all’estero, ma che racconta anche la nostra filosofia, perché al suo interno trovano spazio, oltre a centinaia di prodotti, ricette, storie, consigli e informazioni utili. Un luogo di incontro virtuale, che si aggiunge a quello fisico di Catania.

La terza linea di attività del nostro progetto è direttamente collegata ai soggetti che ci forniscono i prodotti: si tratta di esperienze volte alla fruizione turistica. Portiamo le persone a vivere delle esperienze reali dentro a queste piccole realtà produttive, per cui è possibile, ad esempio, andare ad incontrare un produttore di grano e capire perché quel grano in particolare può essere migliore di un altro; lo stesso vale per l’olio, piuttosto che per il pistacchio o quant’altro. Ma sarà anche possibile fare esperienze diverse, come un’escursione sull’Etna o un giro in mare con le antiche feluche a Messina, ad esempio, e avere insieme la possibilità di fare la degustazione dei nostri prodotti.

Per sviluppare tutta questa progettualità il finanziamento del Bando “Rigenerazione Cooperativa” è stato fondamentale, così come la garanzia di Cooperfidi Italia, con cui si è stabilita una relazione non solo professionale, ma anche umana, un rapporto costruttivo fatto di dialogo e vicinanza, di cui siamo molto soddisfatti».

 

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INGEGNER MAURIZIO CASTAGNA, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO SOCIALE DI CAMOGLI

Il 16 ottobre prossimo il Teatro Sociale di Camogli riaprirà i battenti con lo spettacolo inaugurale della Stagione 2021/2022, messo in scena da Janoska Ensemble con una brillante combinazione di musica, classica, tzigana e tango con un pizzico di pop.

Questa bella notizia è un segnale positivo di ripresa per il settore culturale del nostro Paese e anche di “rinascita” per il Teatro Sociale di Camogli, che negli ultimi anni ha dovuto far fronte a molte difficoltà.

Cooperfidi Italia è stata tra i soggetti che hanno reso possibile questo nuovo inizio, garantendo per l’80% un mutuo chirografario erogato da Intesa Sanpaolo.

Ne abbiamo parlato con il Presidente della Fondazione Teatro Sociale di Camogli, l’Ingegner Maurizio Castagna, un passato come top manager in Italimpianti e in altre importanti aziende italiane, a cui passiamo la parola:

“Ho finito il mio ultimo mandato manageriale l’anno scorso e quindi, considerato il maggior tempo libero a mia disposizione, ho deciso di accettare la proposta del Sindaco di Camogli di occuparmi di questa prestigiosa realtà culturale.

Parliamo di un piccolo gioiello, un teatro all’italiana con pianta a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi e un loggione, inaugurato nel settembre 1876, 145 anni fa. Venne ristrutturato una prima volta negli anni Trenta, visse anni di fiorente e qualificata attività a cui seguì un periodo di declino. Nel 2002 nasce la Fondazione e inizia il recupero del Teatro, che passa anche attraverso un adeguamento strutturale e funzionale, costato complessivamente circa 7 mln di euro, coperti quasi interamente da contributi pubblici. Oggi il Teatro offre 450 posti a sedere e oltre alle attività culturali proposte dalla direzione artistica, può anche essere affittato per eventi, convegni e meeting. Le prospettive sono ottime, considerate le attese del pubblico, soprattutto se a breve riusciremo ad utilizzarne l’intera capienza.

Il CdA della Fondazione ha messo a punto un piano triennale per risanare il debito pregresso, una parte del quale ancora legato ai costi dell’ultima ristrutturazione, con l’obiettivo primario di ricostituire in breve tempo la liquidità del fondo patrimoniale.

Il finanziamento ottenuto con la garanzia di Cooperfidi Italia, va proprio in questa direzione: ci aiuterà sicuramente a superare parte dell’esposizione debitoria, soprattutto nei confronti dei fornitori, esposizione a cui, anche a causa della forzata chiusura del teatro, non si è riusciti a far fronte. Parte del mutuo quindi sarà utilizzato per sistemare le cose più urgenti, mentre la restante parte servirà a far ripartire la stagione.

Abbiamo anche in animo, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, di lanciare un prestito sociale attraverso l’emissione di una sorta di “obbligazioni” con il progetto così detto “Terzo Valore”: chiederemo ai cittadini di Camogli, e più in generale agli utenti del teatro (che non sono solo locali, perché il nostro bacino d’utenza è perimetrato su tutto il levante genovese), di sostenerci sottoscrivendo queste “obbligazioni” che la Fondazione emetterà, il cui ricavato sarà utilizzato per il rilancio dell’attività teatrale, e che saranno controgarantite dalla banca.

Sono stati inoltre riallacciati i rapporti col Comune di Camogli, col quale sottoscriveremo a breve un nuovo protocollo d’intesa che ci darà ulteriore tranquillità per i prossimi tre anni, e vorremmo allargare queste collaborazioni anche con i comuni limitrofi. Contiamo altresì di avvalerci, come è stato negli ultimi quattro anni, del sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Facendo leva su questa progettualità economico-finanziaria e soprattutto grazie al lavoro del nostro sovrintendente, il Maestro Giuseppe Acquaviva, stiamo costruendo una stagione artisticamente e culturalmente di alto livello (andrà dalla lirica al jazz, dalla prosa alla danza), volta a suscitare piacevoli e divertenti sensazioni al nostro pubblico, ritenendo che debba essere a loro dovuta specialmente dopo un anno e mezzo di chiusura dei luoghi di spettacolo.

Operando in questo modo siamo convinti che, se sarà abolito o quantomeno ridotto il contingentamento dei posti, ci sarà anche un buon ritorno economico, risultando così l’azione artistica e gestionale sostenibile nel suo complesso.

E siamo altrettanto convinti che senza l’apporto di Cooperfidi Italia non sarebbe stato possibile “riaccendere il motore” per questa ripresa!”.

H2BOAT – A VELE SPIEGATE VERSO IL #FUTUROBLU

ING. ALBERTO NICOLA TRAVERSO, MEMBRO DEL CDA DI H2BOAT – GENOVA

h2boat srl è una startup che nasce nell’aprile 2020 dalla società Cooperativa  Bluenergy Revolution, spinoff dell’Università di Genova, che fornisce servizi di consulenza nel campo dei sistemi energetici innovativi basati sull’utilizzo dell’idrogeno.

Il progetto h2boat è quello di trasformare in nuovi prodotti delle conoscenze specifiche che esistevano già, e integrarli in modo inedito per portarli nel mondo della nautica. h2boat si occupa dell’ingegnerizzazione e della commercializzazione di una soluzione innovativa e completamente ecosostenibile per l’alimentazione elettrica di bordo e la propulsione delle imbarcazioni a vela o motore.

È già stato messo a punto un prototipo di questo sistema “rivoluzionario”, che produce idrogeno, lo immagazzina con un sistema da noi brevettato, e successivamente lo riutilizza per produrre energia elettrica: in questo modo si riduce l’impatto ambientale, diminuendo il consumo di carburante  e azzerando l’uso di lubrificanti, e nel contempo si migliora il comfort a bordo, attenuando molto la rumorosità, ad esempio, ma anche recuperando spazio rispetto ad altre soluzioni attualmente reperibili, perché il nostro sistema si integra perfettamente nelle strutture delle imbarcazioni. Il prototipo, montato su un’imbarcazione di sette metri, è stato presentato al Salone Nautico di Genova 2020. Attualmente siamo alla parte finale dello sviluppo: al prossimo Salone Nautico contiamo di presentare il primo prodotto (sistema di produzione + stoccaggio). Proprio in questa fase così importante del nostro progetto abbiamo incontrato Cooperfidi Italia, che ci ha sostenuto con una garanzia sul finanziamento erogato da Banca Etica e Coopfond, Fondo mutualistico di Legacoop.

Siamo un team giovane, che crede nell’innovazione tecnologica e punta sulla sostenibilità e sulla responsabilità: la parte valoriale del nostro progetto è fondamentale e in Cooperfidi Italia abbiamo trovato un partner che condivide questa visione di un futuro davvero ecosostenibile, e che anche per questo ha deciso di dare garanzie al nostro progetto.

www.h2boat.it   #futuroblu

 

FOTO COPERTINA LA PAROLA AI SOCI

CARPENTERIE METALLICHE UMBRE, CMU SOCIETA’ COOPERATIVA

 

PAOLO ROSSI ROSSINI, INGEGNERE – PRESIDENTE DELLE CARPENTERIE METALLICHE UMBRE- CMU, SOCIETA’ COOPERATIVA

La nostra azienda, Officine Franchi srl, era purtroppo andata in crisi di liquidità nel 2018: eravamo rimasti in pochi, ma abbiamo deciso di tentare un percorso alternativo, quello di costituire una Cooperativa. Il primo contatto è stato con Confcooperative Umbria, che ci ha dato un supporto tecnico, e anche umano, e ci ha dato soprattutto una mano per poter mettere in piedi l’operazione. Abbiamo fatto richiesta dei contributi di disoccupazione, la NASPI, e siamo ripartiti, con il supporto di CFI Cooperazione Finanza e Impresa e Fondosviluppo: con questo tipo di sostegno abbiamo potuto ricominciare la nostra attività.

Il WBO nasce il 25 ottobre 2018 per volontà di nove soci fondatori, persone che erano all’interno dell’azienda da molti anni e conoscevano molto bene il loro lavoro, quello di realizzare e posare in opera strutture per ponti in acciaio: i fatti recenti hanno evidenziato l’importanza fondamentale delle opere in acciaio, molto più sicure e longeve rispetto a quelle in cemento armato, e anche queste circostanze ci hanno portato a capire che la nostra azienda poteva avere una seconda possibilità, con commesse importanti nel campo delle infrastrutture. Il nostro stabilimento si trova in provincia di Perugia e nel raggio di 500 chilometri non ci sono altre realtà come la nostra, con strutture e professionalità in grado di realizzare manufatti in acciaio di grandi dimensioni; intorno a noi gravita anche un indotto di varie aziende che porta lavoro ad almeno altre 30 famiglie

Dopo la nascita del WBO abbiamo iniziato ad acquisire lavori importanti  ed è nata l’esigenza di controgarantire operazioni finanziate da istituti di credito. E così, tramite Confocooperative, incontriamo COOPERFIDI ITALIA. La prima controgaranzia è stata fatta con Banca Etica: COOPERFIDI ITALIA ha garantito il finanziamento per un 50%; poi l’attività è decollata, le commesse sono cresciute e abbiamo chiesto a COOPERFIDI ITALIA di supportarci in altre operazioni: ci hanno dato una controgaranzia all’80% per un anticipo su un contratto molto significativo con la BCC Spello e Bettona.

Tutto questo nel 2020, un anno molto difficile, ma per il 2021 abbiamo altri grandi progetti che speriamo che COOPERFIDI ITALIA continui a supportare! Perché senza le controgaranzie di un Confidi l’accesso al credito bancario è molto difficile, se non impossibile. E solo potendo contare sul credito, un’azienda come la nostra, che dà lavoro in maniera continuativa a 23 persone, può programmare la sua crescita. Noi siamo pronti ad affrontare le sfide del futuro, crediamo nei valori della Cooperazione, e siamo fiduciosi che il sistema economico finanziario del Paese sia concretamente solidale con realtà come la nostra. https://www.carpenteriemetallicheumbre.com/

GAZZOTTI-cooperfidi

COOPERATIVA GAZZOTTI – TREBBO (BOLOGNA)

Andrea Signoretti – Presidente della Cooperativa

La Cooperativa Gazzotti nasce due anni fa, ad inizio ottobre 2018, con il sostegno e il supporto di Legacoop Bologna, Legacoop Produzione e Servizi, Coopfond e CFI, per consentire a noi 18 soci di rilevare quella che era stata l’attività precedente di Gazzotti Spa, un marchio storico, attivo da più di cento anni nel campo dei pavimenti in legno. L’azienda era purtroppo fallita a marzo di quello stesso anno, ma attraverso un’operazione di Workers Buyout, e diventando “imprenditori”, ne stiamo portando avanti l’eredità: noi soci abbiamo una lunga militanza sotto questa “bandiera italiana”, un’esperienza importante, che ci ha consentito di continuare a portare avanti il progetto su cui abbiamo investito per tanti anni, anche a livello personale.

L’apporto di Cooperfidi Italia è stato molto importante: ci ha consentito di ottenere le garanzie per le aperture di credito nei confronti dei vari istituti bancari coinvolti nell’operazione di WBO. Senza il loro fondamentale supporto, una Cooperativa fatta di soci molto difficilmente avrebbe avuto accesso al credito.

Cooperfidi Italia ci ha  accompagnato nel percorso, ci ha indicato le strade praticabili e quelle non praticabili. Per noi, che eravamo tutti neo imprenditori  e ci apprestavamo ad impegnarci in un’esperienza nuova, come quella di essere parte attiva della partenza di un’impresa, il loro sostegno è stato importante, sia dal punto di vista operativo, che umano: ci hanno aiutato a proporre i nostri “numeri” agli istituti bancari nella maniera giusta, valorizzando le nostre eccellenze. Lo hanno fatto costruendo con noi un rapporto anche personale, di vicinanza. Consiglio ad ogni futuro WBO si farsi affiancare da una struttura come Cooperfidi Italia, un partner indispensabile per una sfida così impegnativa!