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MIRIAM DUCCI, PRESIDENTE DI ANPAS COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

ANPAS è l’associazione che raggruppa tutte le Pubbliche Assistenze attive sul territorio nazionale ed è attiva su numerosi fronti: emergenza e trasporto sanitario, attività sociali, solidarietà internazionale, Servizio Civile, Protezione Civile, ma anche  formazione continua dei volontari e dei cittadini in genere.

ANPAS Emilia Romagna nasce nel 1970 e nel 1999 diventa Comitato Regionale: oggi raccoglie 109 pubbliche assistenze, con 16.000 volontari e circa 100.000 soci.

Una realtà molto importante per il territorio regionale e per il tessuto sociale, che ha acquisito una nuova sede a Bologna anche grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per l’accesso al credito degli enti del Terzo Settore, con la garanzia di Cooperfidi Italia.

Ne abbiamo parlato con la Presidente Miriam Ducci:

«Noi  facciamo parte dell’ANPAS Nazionale, una realtà la cui fondazione risale a  metà dell’Ottocento e che oggi conta circa 900 associazioni dislocate in tutta Italia. Siamo partecipi di una storia importante di cui siamo molto orgogliosi: ci caratterizza un forte senso di appartenenza, e operiamo guidati da  principi fondanti a cui teniamo moltissimo, come la solidarietà, la fratellanza, l’inclusione, la possibilità di dare voce a chi non ce l’ha.

In questi ultimi due anni il nostro impegno è molto aumentato, e nell’emergenza dovuta al Covid la risposta dei nostri volontari è stata davvero eccezionale: nessuno era preparato ad affrontare una situazione così difficile e imprevista, ma  è stata vinta anche la paura, mettendo in campo una grande partecipazione, che va avanti ancora oggi. Oltre alle nostre consuete attività con le ambulanze, i nostri volontari sono stati e sono tutt’ora fondamentali per l’attività di vaccinazione (presidiando gli hub vaccinali e anche accompagnando gli anziani a fare il vaccino), ma hanno anche consegnato farmaci e generi alimentari a domicilio, e alcune associazioni hanno attivato un centralino che chiamava le persone sole a casa per accertarsi della loro salute. Abbiamo cercato di dare delle risposte concrete alle persone, ai nostri cittadini, perché noi siamo nati per questo.

Io credo che questa sia stata una delle risposte più forti che abbiamo dato negli ultimi anni, e forse in tutta la nostra storia recente e passata, ad un evento così drammatico. E c’è stata anche una grande solidarietà tra le realtà dei diversi territori regionali, casi concreti molto belli di aiuto reciproco: nel primo periodo della pandemia, ad esempio, associazioni di Modena sono andate ad aiutare a Piacenza, dove l’emergenza era grave, così come all’inizio di quest’anno, quando qui a Bologna c’è stato il picco dei contagi, il sostegno è arrivato dalle associazioni di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.

La nuova sede è il nostro fiore all’occhiello, per noi è “la casa dei volontari” e anche per questo abbiamo cercato di renderla il più possibile accogliente. Si tratta di una struttura a tre piani: al piano terra ha sede la Protezione Civile, con la disponibilità anche di un importante magazzino con il materiale per le emergenze; al primo piano ci sono sale attrezzate per il Centro di formazione regionale, che organizza corsi per tutti i volontari e i dipendenti delle Pubbliche Assistenze; al piano superiore ci sono gli uffici e una grande sala riunioni, che può ospitare una sessantina di persone.

 

Facendo parte del Forum del Terzo Settore ho avuto modo di conoscere il Bando della Regione Emilia-Romagna che mette a disposizione dei fondi per abbattere l’accesso al credito delle realtà del Non-profit, con la garanzia di Cooperfidi Italia: abbiamo quindi colto questa opportunità, che per noi è stata davvero fondamentale, tanto che sto cercando di farla conoscere anche ai responsabili di altre realtà del Terzo Settore emiliano-romagnolo, perché possano approfittarne e migliorare le proprie strutture.

 

Non siamo ancora riusciti a fare l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, purtroppo, viste le circostanze, ma contiamo di farla appena possibile, e naturalmente inviteremo anche Cooperfidi Italia, che è stata una parte fondamentale del successo di questo progetto!».